I nuovi foglietti della scienza Paolo Ferrari
     

Dell'accoppiamento morte-vita e linguaggio


In quanto esseri - nell'esser morto - parliamo: il linguaggio è espressione d'una morte avvenuta passo a passo nell'evoluzione del vivente. S'ode tuttavia fortemente nel linguaggio umano la traccia residua d'un'estinzione che non ancora ha avuto luogo entro il vivente: così il vivente e il già morto convivono, e a causa di tale convivenza non sufficientemente adempiuta - priva della necessaria presa di coscienza - nel loro imperfetto accoppiamento espongono nell'immagine d'un mondo esistente e rappresentativo, la speranza d'una vita e d'un'idea cariche d'angoscia e d'irresoluzione.

 

 

 

 

 

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