Danzando l'Altro (in-differenza)
In-absence: nel tempo spazio ulteriore
Le danzatrici, i danzatori, nell'intreccio delle forme e dei movimenti a-complessi che si attuano con la stratificazione dei diversi stadi temporali e spaziali della musica nuova in-Assenza, per intero l'attraversano e daccapo ogni volta la compiono. Dalla stessa sono guidati a includere nell'unità della danza la vita, la morte, l'essere e il nulla, la differenza e l'alterità propri dell'origine in-Assenza (vuota, astratta e beante nel mezzo). Ciascuno di loro è travestito e sostanziato da una Testa (talvolta un corpo, una storia, un teorema temporale, un gesto in-musica, una superficie astratta e complessa, un parto con nascita nuova), una sorta di costume astratto e concreto al medesimo tempo, una figura-soggetto che raddoppia ciascuno in-Assenza, così che ogni (a-)persona sia pronta a ricevere l'altro da sé e pertanto la sua stessa follia. Con ciò la sanità più ampia e aperta s'impadronisce dei danzatori e di tutti coloro che assistono alla danza, invitati a parteciparne a loro volta con la complessità ciascuno del proprio essere (altro).
La libertà d'un siffatto universo, costituito dalla trama del tempo-spazio ulteriore in-Assenza, è infine conquistata: la realtà appare volentieri piegarsi, sgombra delle sue eccessive concretezza e fissità che ne occludono il senso profondo fin dai suoi esordi; il transito è ora aperto per chiunque di qui voglia passare, tragico o lieve, vuoto nel mezzo, affrancato dagli antichi legami evoluzionistici dell'essere e pensare (soltanto) la cosa.
P.F
Coreografia di Enzo Correale
Musica di Paolo Ferrari
Costumi di Ugo Brancati e Paolo Ferrari2
Ideazione e progetto artistico-scientifico di Paolo Ferrari.
I costumi sono confezionati e messi a disposizione dalla
Brancato s.r.l. - Confezioni teatrali