Circa (l')Assenza
A monte di ogni attività mentale - in particolare di quelle attività
non teleologiche, e perciò in particolare a monte delle attività
della mente non cognitiva - sta una (pre-)condizione vuota di oggetti
mentali. E' una condizione vuota di immagine e di linguaggio. Si tratta
d'un nulla (relativamente alle entità che hanno una qualche presenza
rilevabile dall'attività generale della mente stessa). E' un
vuoto non-vuoto, un nulla non-nulla: perché esista un mondo occorre
che sia premessa una condizione di tal genere, una condizione in cui
tutti i segnali sono già cessati, ovvero non sono mai stati (sono
assenti).
Occorre che la mente - l'attività mentale-cerebrale - si permei
di tale stato in-assenza. La mente deve apprendere a cessare della sua
attività ininterrotta, satura di presenze (segnali, informazioni,
attività linguistiche e prelinguistiche).
Partecipi della condizione che permetta ad essa d'esistere quale sistema
finale (interfaccia) dell'interazione con la realtà, da cui dipende
e che in continuazione genera.
La mente convenzionale (nota) - quanto dell'attività mentale
la mente conosce solitamente - costituisce l'anello esterno d'una mente
ad essa antecedente (spazio amentale). Spazio vuoto di oggetti mentali,
costituito d'un vuoto oscillante, vuoto altro, vuoto amentale, dalla
cui oscillazione dipende l'esistenza (relativa) d'una realtà
esterna. La relazione tra questo spazio amentale e la realtà
esterna (dipendente da questo spazio) disegna uno spazio generale costituito
d'un vuoto (quantico: amente). Questa relazione (amente-realtà
esterna) dà origine a un'entità di nuovo genere - assenza
-, che è campo vasto e vuoto dell'organizzazione sensoriale e
mentale finora esistita.
L'organizzazione di realtà che ne deriva prescinde dalla differenza
posta finora dal pensiero occidentale di corpo, mente, vita e morte.
L'organizzazione sensoriale, in particolare, partecipa d'un'attività
generale caratterizzata da uno stato in cui gli oggetti fisici e mentali
hanno perso di peso sensoriale-percettivo-mentale e hanno acquistato
il peso, lo spessore di quanto potremmo chiamare astrazione di fisicità
sensoriale, percettiva, mentale, con ciò intendendo l'esistenza
di corpi mentali e affettivi la cui fisicità è diventata
fisicità astratta e mentale, perdendo della loro eccessiva e
satura concretezza sensoriale, povera del catalizzatore mentale.
(P.F. Aforismi
in-Assenza, 1997-2003)