Ora, la vita dello Spirito non č la vita che s'impaurisce (scheut) di fronte alla morte e si sottrae (rein bewahrt) alla rovina (Verwüstung), bensě quella che sopporta la morte e si conserva (erhält) in essa. Lo Spirito ottiene la sua veritŕ solo trovando se stesso nella dilacerazione (Zerrissenheit) assoluta.
«Non č quest'uomo che muore, ma il divino [come tale]; č precisamente a causa di ciň (eben dadurch) che questo divino diventa Uomo».
(Alexandre Kojčve, Introduzione alla lettura di Hegel)