|
L'arte non è nulla; è un nonnulla che si svuota e si fa assente... per spostamento, per concentrazione di complessità, per astrazioni visibili e non. S'è arrivati con l'arte a pensare e rappresentare l'assoluto, per mezzo ad esempio del triangolo nero su nero di Malevic, la forma pura e perfetta con l'uccello di Brancusi liberata dalla vita e dalla morte, il taglio sul vuoto di Fontana che arreca una ferita alla materia; al concetto come operazione artistico-cognitiva, al ribaltamento di senso nell'oggetto comune in Duchamp con la presa in carico da parte dell'osservato (e dell'osservatore) d'un tempo di vita (e di morte) diverso da quello cui l'uomo è abituato, al blu di Klein dove la realtà si svela soltanto per mezzo di quel pigmento distaccato dalla valenza retinica. |