Paolo Ferrari

 

I NUOVI SEMINARI

'SUI MARGINI DELL'ASSENZA'

 

Corso biennale di studi sul 'Sistema Assenza'

II anno novembre 1996 - giugno 1997

 

 

I nuovi Seminari sui margini dell'Assenza sono in accordo con la prospettiva d'un radicale mutamento, d'una rivoluzione nel metodo e nella storia evolutiva e culturale di Homo sapiens s., atti a condurre codesta specie nel luogo assente, dove sta un diverso finire [autoorganizzarsi del sistema-antisistema complesso (auto)consapevole], diversi vivere e morire (mors abstracta) orientati nella direzione d'una rivoluzione antropologica.
Ciò fa seguito all'emergenza dell'area di nuova concezione denominata Assenza; essa è la dimensione idonea a includere i diversi campi di riflessione ed espressione, di vita e di morte (eros e thanatos)
cui Homo è vincolato, a questi abbarbicato nel tentativo estremo di sfuggire per quanto possibile al terribile destino di specie irrisolta. E' mancante il distacco (la separazione senza ritorno da ogni stadio precedente evolutivo) così che non va a buon fine l'accoppiamento congruo a una dimensione relazionale più duttile e astratta, non dipendente dall'oggetto materiale: quella umana è specie che, nonostante reiterati conati onnipotenti di un'ideazione e di un'azione a stento tenute a freno a favore di pur deboli e confinati ragione e affetto, non riesce a svincolarsi dalla forma e dalla sostanza del concreto, ad ogni momento sospinta sulla via della fantasia e della fuga, incapace di aderire a una realtà più oggettiva ma non depressa e non ripetitiva (coattiva), una realtà finalmente rigenerata dalla proprietà assente (immaterialità assente) e mediata senza incertezze dal fattore o costante assente (a0)) corrispondente.
A tale condizione peraltro questa specie sarebbe idonea, essendo essa l'unica che abbia incominciato ormai da alcune migliaia di anni ad elaborare i linguaggi astratti tramite i quali osservare, conoscere e comunicare l'esistenza d'un universo interno ed esterno, a intraprendere azioni e a intrecciare relazioni non disgiunte da un'affettività consapevole.
A conclusione del secondo biennio proponiamo un percorso seminariale che sempre più da vicino indaghi la differente condizione dell'esperienza e della conoscenza che avrebbe attuazione entro la struttura socioculturale e antropologica tradizionale in seguito al cambiamento prospettato.
Come già discusso nei Seminari degli anni passati, da un sì radicale evento scaturisce la proprietà dell'assenza (secondo il modello assente) che è altra disposizione, capace della differenza e del nulla ad essa accoppiato.
I Seminari si svilupperanno pertanto lungo il crinale del differire e del finire (vivere e morire) di nuovo genere (astratto), facendo già affiorare un futuro - oltre la soglia del 2000 - che risponda in modo coerente e compiuto alla condizione di specie astratta (Homo abstractus).
Il nuovo ente reale virtuale (non della concretezza di vecchia specie) è del tutto peculiare, essendo un universo assente che s'è affrancato dalla tattilità, visibilità, udibilità fino ad oggi tramandate senza sostanziali modificazioni dalla loro origine animale; si prevede l'intrecciarsi in esso di trame relazionali complesse (secondo e oltre i modelli della complessità e i teoremi del caos già noti) in conformità alle diverse congetture esposte. Ne consegue un universo oltre che mentale, oltre che sensoriale in cui è de-finita e attuata una dimensione materiale - la post-evoluzione - non più satura d'occupazione, non disposta ad alimentare il livello chiamato inconscio (inconscio maggiore) che finora ha reso il rapporto Homo-realtà non libero da morte concreta (thanatos), da una condizione di schizofrenia o scissione dell'esserci (intesa come paradigma della tendenza della realtà alla concretizzazione, frammentazione, regressione, allucinazione, mancanza di unità complessa), causa d'involuzione e contraddizione senza fine, d'incoerenza e di discontinuità costantemente presenti anche nelle condizioni di 'sanità' o 'normalità' consuete, così come si evidenzia in modo quasi caratteristico (sintomatico) nella fase evolutiva e storica della specie umana attuale.
Come ormai consuetudine nel corso dei Seminari verranno eseguiti dal compositore medesimo Pezzi di Musica dell'Assenza all'uopo costruiti (Raddoppi in Improvvisazione creatrice). Inoltre - è novità di quest'anno - verranno mostrati video e filmati dell'Assenza, media che rendono ancora più accessibile e attiva l'espressione d'una realtà che, trasformata nel grado zero dell'Assenza, ha rinunciato ad essere cosa sia nel luogo sensoriale che in quello mentale (di vecchia e superata specie).

 

 

 

 

 

I seminari saranno tenuti dal Dott. Paolo Ferrari, medico psicoterapeuta, dalla Dott. Susanna Verri, psichiatra e psicoterapeuta con l'intervento preordinato di altri componenti dell'équipe del Centro Studi Assenza.
Avranno inizio

Giovedì 21 novembre 1996 alle ore 18,30

Si svolgeranno con frequenza mensile nell'aula teatro del Centro Studi Assenza in Via Stromboli 18, Milano, tel. 02/4699490.

La quota di partecipazione è di L. 380.000 annue in due rate. Per informazioni rivolgersi alla Dott. Susanna Verri (ore 9-10) o alla Dott. Anna Lafranconi (ore 10-13).

 

 

PAOLO FERRARI
E' medico psicoterapeuta e ricercatore. Si è occupato presso l'Università degli Studi di Milano di psicologia sperimentale e clinica in particolare con studi (teorici e sperimentali) sui processi di apprendimento e di inibizione. Ha fondato nel 1972 a Milano il Centro Studi e Ricerche in Psicologia Clinica e Psicoterapia di Attivazione dove ha sviluppato lo studio di una nuova metodologia, da lui denominata Attivazione. Nel corso delle ricerche ha individuato un livello della realtà non noto relativo al fattore assenza. In seguito a ciò ha fondato il Centro Studi Assenza di Milano e l'omonima Associazione scientifico-culturale di cui è Presidente. Quale direttore della ricerca, oltre all'attività psicoterapeutica e didattica, si occupa di poesia, narrativa, pittura, musica, teatro, video in conformità ai diversi linguaggi che nuovi hanno origine dal piano dell'Assenza. Ha pubblicato articoli scientifici su riviste italiane e straniere, il romanzo di ricerca Paolo e il suo compagno senza morte (Milano, 1978), il poema Europa, o l'Assenza (Udine, 1994), il testo teorico Le lezioni dell'Assenza. Le vie (assenti) del nuovo pensare (Udine 1994) ed è in via di pubblicazione il testo teatrale La commedia astratta presso l'Editore Campanotto. Dal 1990 ha sviluppato un'intensa e continua produzione musicale come compositore-esecutore della Musica dell'Assenza. Composizioni della suddetta musica vengono da lui eseguite durante i Seminari di aggiornamento scientifico che tiene presso l'aula-teatro del Centro Studi Assenza.

SUSANNA VERRI
Medico psichiatra e psicoterapeuta collabora dal 1972 con il dott. Ferrari. Dopo un breve periodo di attività ospedaliera e territoriale come psichiatra, si è occupata prevalentemente di psicoterapia e della ricerca volta all'individuazione del nuovo livello dell'attività pensante denominato Assenza e alla definizione del modello gnoseologico ad esso correlato. Ha seguito l'ulteriore processo di elaborazione e trasformazione concettuale e relazionale della realtà che ha portato all'emergenza e all'esplicazione del Sistema Assenza e agli attuali Seminari. Al Centro di via Stromboli alterna l'attività clinica al lavoro teorico, con attenzione specifica agli argomenti del metodo e della cura. Coordina un Gruppo di Studio di aggiornamento settimanale sulla ricerca e i suoi aspetti metodologici. E' membro fondatore dell'associazione Centro Studi Assenza.

Il CENTRO STUDI ASSENZA è associazione scientifico-culturale fondata nel 1994 al fine di sostenere lo sviluppo della ricerca e delle attività che riguardano il Sistema Assenza e promuovere il cambiamento concettuale e antropologico che deriva dal nuovo metodo allo studio. All'inizio degli anni '80 è stata progettata e costruita appositamente la struttura in cui l'associazione ha sede. S'è voluto realizzare uno spazio dalle caratteristiche peculiari capace di mutare continuamente in conformità di ogni passo della ricerca: è sempre pronto - così come lo è stato fin dall'inizio - ad acquisire le nuove opere (opere del livello assente) che costantemente da questa scaturiscono e che vanno ad interagire con altre espressioni di culture diverse già presenti, mostrandosi quale dimensione di nuovo genere ricca delle componenti relazionali-ultrarelazionali che sono proprie del nuovo sistema (-antisistema) allo studio e in atto.