L’umana parola
Non è vero quanto dice Aristotele circa l’umano, essere
esso animale che parla. L’animale che parla è umano non
realizzato: umano parlante, e non animale che parli ha da essere.
Ché animale parlante è la parola che a metà è
fluttuante, non sapendo qual essere, e come parlare. Quale parlante,
allora?
Animale che manca e che cessa, come parola che s’imvera libera
da sostrato da cui parlare. Parlare la parola prima che l’animale
se ne impossessi ancora una volta. E se fosse l’ultima, o la prima?
Il mondo concreto – il cosiddetto reale – sembra mancare
della parola. La parola data. Parola mancata è ciò che
vediamo, ciò che sentitamo, ciò in cui c’imbattiamo,
principalmente l’effetto morte concreta. Morire infine della parola,
è parola data e mantenuta senza essere conservata. Perduta sarà
anche la parola …
(P. Ferrari, Aforisma in-Assenza 1997-2003)