MESSAGGERO     ( ... ) Partimmo, ma dopo pochi passi ci siamo voltati indietro; non c'era più Edipo da nessuna parte; solo il re che teneva la mano davanti agli occhi, come vedesse qualcosa di terrificante, impossibile da sopportare. Dopo qualche istante, lo vediamo inginocchiarsi, e pregare, con le stesse parole, la terra e l'Olimpo. In che modo è morto, nessun uomo tranne Teseo è in grado di dirlo. Non l'ha colpito la folgore del dio, non l'ha travolto una tempesta marina sorta in quel punto: l'ha preso con sé un messaggero degli dei o si è aperto per lui, benignamente, senza dolore, il baratro sotterraneo. Se ne è andato senza gemiti, senza affanni, senza sofferenze. Una cosa meravigliosa. Se qualcuno penserà che io sono pazzo, bene, non ci tengo che costoro mi credano.

( ... )

CORO            E' morto?

ANTIGONE    Come meglio non si potrebbe desiderare. Non l'ha ucciso la guerra, né il mare, ma i campi oscuri se lo sono preso in un destino misterioso. Ma a noi, infelici, una notte mortale è calata sugli occhi. Come troveremo sostentamento alla nostra vita penosa, vagando tra le terre lontane e le onde del mare ?

                                                           

                                                                                                       (Sofocle, Edipo a Colono, pp. 824-825, UTET, To, 1982)