ALILANTI      Il tempo ... l'abbiamo anticipato: è tempo adeguato al profetare. (Si mette carponi. Incomincia lentamente a camminare così con un'andatura definita, anche se in una posizione scomoda). Un dire sensato anche per la nuova ragione del presente illimitato.

                       Non c'è senso per il vecchio cervello né per l'anima ormai superata ... Non c'è esistenza di mondo concreto come nella nostra testa l'abbiamo replicato e nei sensi s'è fortemente fissato. Questi organi ormai in disuso troppo simili sono al vecchio animale che temiamo di dover abbandonare senza ritorno. E' giunta l'ora del definitivo distacco.

PARI               Sono vuoto, ancora più vuoto ... infinito è il nulla rigenerato ... Puoi alzarti, Alilanti, la morte è saltata. Morta è la morte. La vita e la morte non fanno più male. Astratta è ora, non più ingombra né ingombrante la Commedia dell'uomo. Ha smesso finalmente di ripetere le sue nascite sempre uguali.

( ... )

ALILANTI      Tac. Nessuno di qua più fugga via. Per ora non c'è altro ... forse qualcuno talvolta ancora mi rinnegherà in vita, riconoscendomi invece come morto - l'assente oltre me - subito dopo che la vita è cessata. E' morta la vita entro l'assenza ... morta è la morte. Diverse volte io stesso mi sono lasciato morire. Ho permesso in tal modo che ciascuno, ammansito e acquietato, m'attraversasse facendomi visita come se fossi una sorta d'imbuto amorevole aperto sul nulla infinito, lungo cui transitare. Mi auguro proprio che il varco si sia aperto anche in voi che ascoltate e osservate (si rivolge al pubblico e a tutti i teatranti). Possa così davvero concludersi il tragitto ... (si ferma dubbioso) che forse non è mai iniziato. Mai lo sapremo. Assenza s'è fatta più prossima ... cessare ... mancare ... perdere ... morire ... non essere ... pensaaare ... siamo forse ora disposti a corrispondere in modo più adeguato all'enigma di quest'atto che da sempre è già finito e nell'altro s'è autogenerato

 

(C.A. e P.F., Adattamento di Astratta Commedia, 2001)