102. La libertà - il distacco-dalla-cosa - dall'oggetto materiale e, in generale, concreto (esperito dagli apparati sensoriali e da quelli cognitivi d'un cervello ancora non congruo alle potenzialità evoluzionistiche), nell'attenuare il vincolo di morte che la realtà, così come solitamente è assunta (essendo cosificata  e cosificante), induce - realtà la cui esistenza è indotta da quel vincolo - dà luogo a un ambito che chiamiamo assenza o in-assenza: nella relazione con codesto stadio si verifica la sostituzione da parte del nulla affettivo alla cosa e ai suoi vincoli, e cioè è introdotto il pensare vuoto con affettività (astratta).

a.       Pertanto affettività (astratta), pensar-vuoto o niente e nulla assente o affettivo sono concetti (e non-azioni) equivalenti su livelli differenti (in-assenza).

                                                                                                        (Da Paolo Ferrari: A-meditazioni in-assenza, 2001)