Essere o non essere - questa è la domanda.
Se è più nobile per la mente sopportare
le sassate e le frecce dell'oltraggiosa fortuna
O prendere le armi contro un mare di guai
E, combattendo, finirli. Morire, dormire -
Nient'altro - e con un sonno dire che poniamo
Fine al male del cuore e ai mille
Travagli naturali di cui la carne è erede.
Questa è consumazione da desiderare devotamente.
Morire, dormire - dormire, forse sognare.
Ah, qui è l'intoppo. Perché in quel sonno
Di morte quali sogni possano
Venire quando ci siamo liberati
Di questo groviglio mortale, è cosa
Che deve farci meditare. E' questo il pensiero
Che dà alla sofferenza una vita così lunga.
William Shakespeare, Amleto, atto III, scena I