I nuovi foglietti della scienza Paolo Ferrari
     
 

Morte del pensiero umano


La morte del pensiero (umano) è equivalente alla morte di Dio. Il morire del pensiero e il morire di Dio aprono ad-altro: altro equivale al mancare del pensare il mondo e del pensare al proprio pensiero che pensa il mondo e pensa se medesimo - l'autoconsapevolezza. Il cessare dell'autoconsapevolezza apre ad-altro. Altro manca di qualsiasi cosa - che il pensiero pensi. Ciò apre alla possibilità che nulla sia la cosa. La cosa cessa d'esistere quale cosa pensata: ad essa nulla si sostituisce. A-differenza della grave patologia schizofrenica: all'interno di questa l'oggetto, spinto dalla concretezza ed evidenza massimali si sostituisce alla sparizione coatta d'una realtà che esiste unicamente grazie all'inclinazione simbolica che il cervello-pensiero continuamente proietta - a sua conservazione, a mo' di ripetizione - su un mondo mai dissimile.

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